martedì 26 marzo 2019

ARCHITETTURA E FIGURE RETORICHE

COMMUNICAZIONE MARSUPIALE

                  <— è la prima volta che l’ambito terziario diventa maggiore 
1956             rispetto al settore primario e secondario sommati assieme.

                  <— viene bandito concorso per l’ Opera House 

Quest’ultimo evento in particolare è un evento importante in architettura poiché rappresenta la rottura di un tabù. Il progetto è infatti governato da una idea di natura informale piuttosto che una corrispondenza tra forma e funzione. Il rapporto tra forma e funzione arriva come esplicazione del grande mito: la macchina.
E’ allora che l’architettura libera la forma dalla funzione.
E’ allora che la forza catalizzante diventa la comunicazione.


Se si chiede all’architetto neoclassicista ‘qual’è il tuo voler essere’ questo risponderebbe ‘rappresentare’ e dunque…

ESISTO IN QUANTO RAPPRESENTO
Ma che significa? Facciamo un esempio. Palazzo Barberini è rappresentazione del potere che si proietta non solo negli interni del palazzo, ma anche nella organizzazione degli spazi urbani. Piazza Navona non è concepibile senza il potere della famiglia Barberini.
Ora prendiamo in considerazione Palazzo Farnese. Palazzo Farnese in parte riesce a creare una piazza davanti, ma non riesce a connettersi con Piazza Navona.
Un caso non riuscito è Palazzo Barberini. Bisogna però capirlo non dalla salita e quindi dall’ingresso principale ma dalla fontana. La famiglia voleva organizzare la città dal Palazzo fino a Piazza Navona.

ESISTO IN QUANTO FUNZIONO

ESISTO IN QUANTO INFORMO

Il problema dell’architettura non è sfidare queste questioni che in qualche modo hanno una base storica, ma il COME

COME L’ARCHITETTURA PUO’ FAR PARTE DEL MONDO DELL’INFORMAZIONE?

Ci sono diversi modi di rispondere. Diversi come.
Uno è il mondo della comunicazione e delle figura retoriche.
Mentre il mondo legato all’industria tende a essere programmatico e legato alla matematica per una forma di linguaggio oggettivo, l’apparato delle figura retoriche si basa su una serie di meccanismi che non si basano sulla logica matematica, ma cerca di attivare sensazioni, comunicazioni.
Il sistema delle figure retoriche vive oggi nel campo della pubblicità.

Le figure retoriche sono la chiave per capire alcune architetture

Bilbao, Guggenheim di Gehry —> associabile alla cattedrale. Driving force COMUNICAZIONE, la torre come simbolo di riconoscibilità.
Museo ebraico di Libeskind —> tutto un processo che si muove in maniera comunicativa, simbolica.

Kiasma Museum of Contemporary Art, Steven Holl —> da una parte s’affaccia su una grande stazione romantica, dall’altra sulle strette vie della città antica. Una situazione urbanistica complessa e differenziata. L’architetto opera quindi attraverso delle tessiture, ma fa anche un salto metaforico, sovrapponendo la metafora del CHIASMA. E’ una sovrapposizione e diventa organizzatore spaziale.

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